15 luglio 2011

CUCINA ROMANESCA - LE UOVA IN TRIPPA

In effetti, malgrado il nome, in questo piatto di trippa non c'è traccia: il segreto di questo classico della povera tradizione gastronomica romana, fa riferimento alla trippa che, nell'800 e nei primi decenni del '900, come quasi tutti i tagli di carne, soltanto i nobili, i preti ed i borghesi benestanti potevano permettersi. Il popolino romano, invece, doveva sostituire la trippa alla benemeglio e, per questo, facendo grande uso di fantasia, ricorse... alla frittata. Tagliata a striscioline come la trippa.

UOVA IN TRIPPA

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INGREDIENTI (per 2 persone):
4 uova fresche
foglioline (circa 20) di mentuccia romana fresca
un pizzico di pepe
un pizzico di noce moscata
50 gr. di pecorino romano
una presa di sale
150 gr. di pomodori pelati
mezza cipolla
uno spicchio d'aglio
olio evo

PROCEDIMENTO: Tritare la cipolla a coltello e, con lo spicchio d'aglio tagliato a metà, preparare un veloce soffritto con un giro d'olio.
Non appena l'aglio avrà iniziato a dorare e la cipolla a divenire trasparente togliere l'aglio ed aggiungere i pelati, preventivamente frullati velocemente, aggiustando di sale.
Lasciare rapprendere il sugo per 10/12 minuti e spegnere la fiamma.
Nel frattempo sbattere le 4 uova con il pecorino, il pepe, la noce moscata, una presa di sale e le foglioline di mentuccia fresca lavate, asciugate e spezzettate.
Dopo aver lasciato riposare il composto per una decina di minuti versarlo in una padella antiaderente unta con un giro d'olio.
Cuocere la frittata per circa 3/4 minuti per lato, lasciandola poi freddare.
Una volta fredda arrotolarla e tagliarla a striscioline (oppure a losanghe, tipo "maltagliati").
A questo punto mettere le losanghe di frittata nella padella con il pomodoro e riscaldare il tutto, amalgamando delicatamente, per 2 o 3 minuti.
Servire immediamente (con molto pane) dopo aver spolverato il tutto con una manciata di pecorino romano.